giovedì 16 agosto 2012

LA RICERCA. La famiglia "normo-costituita", radice della società

Perché "la famiglia è e rimane la fonte primaria della società anche in condizioni di crescente globalizzazione"? A questa ed altre domande risponde il recente volume edito da Il Mulino, "Famiglia risorsa della società" (Bologna, 2012, pp. 352, € 29,00).

La “famiglia normo-costituita”, intesa come unione fra uomo e donna uniti dal matrimonio con due o più figli, è quella che assicura più soddisfazione ai suoi componenti perché crea maggiore capitale umano e sociale. È questo il risultato della ricerca, che è stata presentata in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie (conclusosi il 3 giugno 2012 a Milano), rigorosa sul piano scientifico ed estremamente interessante, frutto di un lavoro di équipe, coordinato dal sociologo Pierpaolo Donati, dell'Università di Bologna.


L’indagine è stata promossa dal Pontificio Consiglio per la Famiglia e ha avuto come coordinatore organizzativo il Centro Internazionale Studi Famiglia (Cisf) di Milano.

Riportiamo di seguito la presentazione del libro tratta dal sito della casa editrice.

In modo sempre più diffuso ci si chiede quali siano il ruolo e la funzione della famiglia, se cioè sia ancora una risorsa per la persona e per la società o se invece non sia diventata un ostacolo all’emancipazione degli individui e all’avvento di una società più libera, egualitaria e felice. È una sopravvivenza del passato o è un’istituzione che decide del nostro futuro? Questo volume intende rispondere a tali interrogativi con un’indagine originale. Nella prima parte vengono esposte e commentate le conoscenze disponibili a livello internazionale. Nella seconda parte, invece, sono presentati i risultati di una ricerca sociologica condotta su un campione rappresentativo della popolazione residente in Italia. Nel complesso, l’indagine evidenzia che le famiglie stanno vivendo un processo di profonda morfogenesi. Ciò che emerge è che la destrutturazione della famiglia non migliora la condizione esistenziale delle persone, ma spesso la peggiora: se la famiglia, pur articolata in modi diversi, viene depotenziata, le persone diventano socialmente deboli e aumentano la loro richiesta di assistenza. In sintesi, la ricerca dimostra che nelle dinamiche familiari si originano i beni e i mali relazionali che condizionano la vita delle persone. Questa indagine è «un viaggio dentro e attorno al genoma sociale della famiglia», alla scoperta delle ragioni per le quali la famiglia è e rimane la fonte primaria della società anche in condizioni di crescente globalizzazione.

Fonte: Il Mulino

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