martedì 17 novembre 2009

Bullismo, frustrazione e scuola mista.

L'allarme degli specialisti francesi è stato rilanciato anche dalle colonne di qualche quotidiano italiano. La serietà della questione è ben espressa dal titolo: “Dominio femminile in tutti i campi: ‘Attenti, i maschi frustrati diventano violenti’”.
Siamo tutti d'accordo sul fatto che non sia giusto essere violenti. Ma al di là delle chiacchiere, anche in Italia bisogna fare qualcosa di serio per educare i maschi in quanto tali, tenendo cioè conto delle loro specificità. E questo per il bene dei maschi, ma anche di chi dovrà conviverci: le attuali e future colleghe, le possibili future mogli ecc.

“Il fallimento scolastico presso i maschi è sentito - spiega Jean-Louis Auduc - con un sentimento di immensa frustrazione, che si tenta di compensare con la forza fisica e la sessualità. Si sa che verso i 14 anni esiste una violenza specifica tra ragazzi e ragazze. Ecco una delle cause. Bisogna ristabilire una maggiore armonia. Non privando le ragazze del loro successo, ma consentendo ai maschi di riuscire a loro volta”.
Non è facile. Alcuni suggeriscono che sarebbe ora di rivalutare le classi differenziate per sesso. Ma in ogni caso anche nelle classi miste esistono grandi margini di miglioramento nel modo in cui si tiene conto delle “differenze di maturità, di ritmi di apprendimento, di interessi, di rapporto con il sapere. Per esempio - dice Auduc - creando gruppi di lavoro separati per alcuni corsi”.

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